Benefits of active middle ear implants over hearing aids in patients with sloping high tone hearing loss: comparison with hearing aids
Benefici degli impianti attivi dell’orecchio medio rispetto alle protesi acustiche tradizionali nei pazienti con perdita dell’udito per le frequenze acute
J.M. Lee1*, J.H. Jeon2*, I.S. Moon2**, J.Y. Choi2**
1 Department of Otorhinolaryngology, Ilsan Paik Hospital, Inje University College of Medicine, Goyang, Korea; 2 Department of Otorhinolaryngology, Yonsei University College of Medicine, Seoul, Korea
* These authors contributed equally to this work ** Equal contributions as corresponding author
Summary
In this retrospective chart review we compared the subjective and objective benefits of active middle ear implants (AMEIs) with conventional hearing aids (HAs) in patients with sloping high tone hearing loss. Thirty-four patients with sensorineural hearing loss were treated with AMEIs. Of these, six had sloping high tone hearing loss and had worn an HA for more than 6 months. Objective assessments, a pure-tone audiogram, as well as a word recognition test, and the Korean version of the Hearing in Noise Test (K-HINT), and a subjective assessment, the Abbreviated Profile of Hearing Aid Benefit (APHAB) questionnaire, were performed. Tests were conducted under three circumstances: 1) the unaided state before surgery; 2) the HA-aided state before surgery; and 3) the AMEI-aided state 3 months after surgery. The average high-frequency hearing gain (≥ 2 kHz) was significantly better with AMEIs than with HAs. Although the result had no statistical significance, AMEIs showed a superior word recognition score (WRS) compared to HAs. However, the most comfortable hearing level at which the WRS was tested was significantly decreased with an AMEI compared to an HA. In the K-HINT, patients with an AMEI showed greater recognition than those fitted with an HA under both quiet and noisy conditions. The APAHB scores revealed that patients were more satisfied with an AMEI rather than an HA on all subscales. The use of vibroplasty in patients with sloping high tone loss resulted in positive hearing outcomes when compared to conventional HAs. Based on the data from this study, AMEIs provided better objective and subjective results and could, therefore, be a better alternative for the treatment of sloping hearing loss.
Riassunto
In questo studio retrospettivo, abbiamo confrontato i benefici oggettivi e soggettivi degli impianti attivi dell’orecchio medio (AMEI) rispetto alle tradizionali protesi acustiche (HA) nei pazienti con perdita dell’udito per le frequenze acute. Trentaquattro pazienti con ipoacusia neurosensoriale sono stati trattati con l’impianto di AMEI. Tra questi, sei avevano un audiogramma “in discesa” con perdita dell’udito per le frequenze acute, ed avevano usato per piu di sei mesi HA. E stata quindi eseguita una valutazione oggettiva, tramite l’audiometria tonale e il test di riconoscimento delle parole, una versione coreana del “Hearing in Noise Test” (K-HINT), ed una valutazione soggettiva tramite il seguente questionario: Abbreviated Profile of Hearing Aid Benefit (APHAB). I pazienti sono stati sottoposti ai suddetti test in tre occasioni distinte: 1) prima della chirurgia, senza protesi; 2) prima della chirurgia, con HA; 3) tre mesi dopo l’impianto di AMEI. Il guadagno medio per le alte frequenze (≥ 2 kHz) si e rivelato migliore con AMEI che con HA. Sebbene il risultato non ha raggiunto un livello di significativita statistica, gli impianti attivi dell’orecchio medio hanno mostrato un punteggio di riconoscimento delle parole superiore rispetto a HA. Ad ogni modo, il livello di comoda udibilita al quale il punteggio di riconoscimento delle parole e stato testato si e rivelato significativamente piu basso con AMEI rispetto ad HA. Al K-HINT i pazienti con AMEI hanno mostrato un migliore riconoscimento rispetto ai risultati ottenuti con HA, sia in condizione di quiete sia di rumore. Gli score APAHB hanno rivelato che i pazienti erano piu soddisfatti con AMEI. L’uso degli impianti attivi dell’orecchio medio in pazienti con perdita dell’udito per le frequenze acute ha permesso di ottenere risultati migliori rispetto all’utilizzo delle protesi tradizionali. Basandoci su questi dati, gli AMEI hanno offerto risultati oggettivi e soggettivi migliori, e pertanto, potrebbero rappresentare una valida alternativa per il trattamento delle ipoacusie con audiogramma in discesa.