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Traumatic intra-sphenoidal pseudoaneurysm lodged inside the fractured sphenoidal sinus

Pseudoaneurisma di origine traumatica localizzato in un seno sfenoidale fratturato

P. Pelliccia1,2, M. Bartolomeo1, G. Iannetti2, A. Bonafé3, M. Makeieff1

1 Department of Head and Neck Surgery, CHU, Montpellier, France; 2 Department of Maxillo-Facial Surgery, University of Rome La Sapienza, Rome, Italy; 3 Department of Neuroradiology, CHU, Montpellier, France

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Summary

We describe a case of traumatic intra-sphenoidal right internal carotid artery pseudoaneurysm lodged inside the fractured sphenoidal sinus that developed in a patient with a previous history of frontal and skull base fractures involving the sphenoid sinus and walls of the carotid canal, but with normal intracranial findings at early CT angiography. The patient presented two episodes of massive life-threatening delayed epistaxis before successful endovascular treatment combining the use of coils and an uncovered stent was instituted. This case report highlights that patients with head trauma who present sphenoid sinus fractures with or without massive epistaxis should be evaluated for the development of traumatic internal carotid artery pseudoaneurysm as soon as possible. If the first angiographic evaluation reveals normal findings, repeated epistaxis should prompt a second angiographic evaluation because psudoaneurysm takes time to develop. Early treatment with uncovered stent of the aneurysm can be a life-saving therapeutic approach.

Riassunto

Descriviamo il caso di un pseudoaneurisma di origine traumatica dell’arteria carotide interna destra localizzato all’interno di un seno sfenoidale fratturato che si è sviluppato in un paziente che aveva riportato delle fratture dell’osso frontale e della base cranica che coinvolgevano le pareti del seno sfenoidale e il canale della carotide malgrado l’angio-TC precoce fosse negativa. Il paziente ha presentato due episodi di epistassi ritardata massiva potenzialmente letale prima di essere trattato con successo con tecniche endovascolari utilizzanti spirali metalliche e uno stent non ricoperto. Questo caso sottolinea il fatto che i pazienti con trauma cranico che presentano fratture nel seno sfenoidale con o senza epistassi massiva dovrebbero essere studiati il più presto possibile alla ricerca dello sviluppo di uno pseudoaneurisma postraumatico della carotide interna. Se la prima angio-TC è negativa, un’epistassi ricorrente dovrebbe condurre alla realizzazione di una seconda angio-TC poiché lo pseudoaneurisma richiede tempo per svilupparsi. Un trattamento endovascolare precoce con uno stent non ricoperto può impedire il decesso del paziente.