Reliability of the Italian INFVo scale and correlations with objective measures and VHI scores
Affidabilità della versione italiana della scala INFVo e sua correlazione con parametri obiettivi e con i punteggi VHI
A. Schindler1, D. Ginocchio2, M. Atac1, P. Maruzzi1, S. Madaschi1, F. Ottaviani3, F. Mozzanica1
1 Department of Clinical Sciences “L. Sacco”, University of Milan, Italy; 2 Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità, Università degli Studi di Milano, Audiology Unit, Fondazione IRCS “Ca’ Granda”, Ospedale Maggiore Policlinico, Milan, Italy; 3 San Giuseppe Hospital, Ospedale Classificato, IRCS Multimedica, Milan, Italy
Summary
The objective of this study was to evaluate the reliability of the INFVo scale and its relationship with objective measures and VHI scores in 40 native Italian-speaking patients with substitution voice. The maximum phonation time (MPT), diadochokinesis (DDK) of the three syllabic sequence [pa/ta/ka], reading of a passage and a single word repetition test were recorded. Each patient completed the Italian version of the VHI. Three speech-language pathologists blindly rated the recordings using the auditory perceptual INFVo scale; one listened and assessed the voice recording twice. The INFVo intra- and inter-rater reliability reached good values. Strong to moderate correlations between the INFVo scale scores and MPT, DDK, distortions in the repetition test, speech rate during reading and the functional subscale of the VHI were found. In conclusion, the INFVo scale is a reliable tool and can be recommended for the perceptual assessment of substitution voices in Italian speaking patients.
Riassunto
L’obiettivo di questo studio è stato di valutare l’affidabilità della scala INFVo e studiare la correlazione tra i suoi risultati e quelli ottenuti dalle misure obiettive e dai punteggi del questionario VHI in 40 pazienti di madre lingua italiana con voce di sostituzione. Ognuno di essi ha completato il questionario VHI, ha eseguito un test di ripetizione di una singola parola e la sua voce è stata registrata in modo da poter calcolare il massimo tempo di fonazione (MPT) e la diadococinesi (DDK) della sequenza trisillabica [pa/ta/ka]. La voce del paziente è stata anche registrata durante la lettura di un brano. Tre logopedisti hanno valutato in cieco le registrazioni utilizzando la scala di valutazione percettiva INFVo. Uno dei logopedisti ha ascoltato e valutato le registrazioni due volte. Sia l’affidabilità intra-rater che quella interrater hanno raggiunto valori ottimali. I punteggi ottenuti nella scala INFVo risultavano correlati con quelli ottenuti nel MPT, DDK e nella sottoscala funzionale del VHI. In conclusione la scala INFVo rappresenta uno strumento affidabile e dovrebbe pertanto essere utilizzata nella valutazione delle voci di sostituzione di pazienti italiani.