Role of 18F-FDG PET-CT in head and neck squamous cell carcinoma
Ruolo della PET-CT con 18F-FDG nel carcinoma squamoso del distretto testa-collo
P. Castaldi1*, L. Leccisotti1*, F. Bussu, F. Miccichè3, V. Rufini1
1Institute of Nuclear Medicine, 2Institute of Otolaryngology, 3 Institute of Radiotherapy, Università Cattolica del Sacro Cuore, Rome, Italy
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Summary
The role of PET-CT imaging in head and neck squamous cell carcinoma during pre-treatment staging, radiotherapy planning, treatment
response assessment and post-therapy follow-up is reviewed with focus on current evidence, controversial issues and future clinical applications.
In staging, the role of 18F-FDG PET-CT is well recognized for detecting cervical nodal involvement as well as for exclusion of distant metastases and synchronous primary tumours. In the evaluation of treatment response, the high negative predictive value of 18F-FDG PET-CT performed at least 8 weeks from the end of radio-chemotherapy allows prevention of unnecessary diagnostic invasive procedures and neck dissection in many patients, with a significant impact on clinical outcome. On the other hand, in this setting, the low positive predictive value due to possible post-radiation inflammation findings requires special care before making a clinical decision. Controversial data are currently available on the role of PET imaging during the course of radio-chemotherapy. The prognostic role of 18F-FDG PET-CT imaging in head and neck squamous cell carcinoma is recently emerging, in addition to the utility of this technique in evaluation of the tumour volume for planning radiation therapy. Additionally, new PET radiopharmaceuticals could provide considerable information on specific tumour characteristics, thus overcoming the limitations of 18F-FDG.
Riassunto
In questa review è analizzato il ruolo della PET-CT nei carcinomi squamosi del distretto testa-collo in fase di stadiazione, nella pianificazione del trattamentoradiante, nella valutazione della risposta al trattamento radio-chemioterapico e nel follow-up, tenendo conto dei dati attualmente disponibili, delle questioni controverse e delle future applicazioni cliniche. In fase di stadiazione, è ampiamente riconosciuto il ruolo della PET-CT con 18F-FDG nella valutazione del coinvolgimento linfonodale, nonché nella esclusione della presenza di metastasi a distanza e di tumori primitivi sincroni. Nella valutazione della risposta al trattamento, l’elevato valore predittivo negativo della 18F-FDG PET-CT, effettuata almeno 8 settimane dopo la fine del trattamento radio-chemioterapico, consente di evitare in molti pazienti inutili procedure diagnostiche invasive nonché la dissezione del collo, con conseguente significativo impatto clinico. D’altra parte, in questa fase il basso valore predittivo positivo della metodica, causato dai possibili falsi positivi secondari alla concomitante flogosi post-attinica, deve essere tenuto in particolare considerazione prima di prendere una decisione clinica. Dati controversi sono attualmente disponibili sul ruolo dell’imaging PET durante il trattamento radio-chemioterapico. Negli ultimi anni, è emerso il ruolo prognostico della 18F-FDG PET-CT nei carcinomi a cellule squamose del distretto testa-collo, così come l’utilità di questa tecnica nella valutazione del volume del tumore per la pianificazione del trattamento radiante. Inoltre, nuove prospettive provengono dall’impiego dei nuovi radiofarmaci PET che potrebbero fornire notevoli informazioni su caratteristiche biologiche specifiche del tumore, superando di conseguenza i noti limiti del 18F-FDG.