Charcoal tattoo localization for differentiated thyroid cancer recurrence in the central compartment of the neck
Utilizzo della marcatura con carbone vegetale nelle recidive linfonodali nel comparto centrale dei carcinomi tiroidei differenziati
F. Soprani, F. Bondi1, M. Puccetti2, V. Armaroli
Department of Otolaryngology Head and Neck Surgery, Santa Maria delle Croci Hospital, Ravenna; 1 Department of Endocrinology, Santa Maria delle Croci Hospital, Ravenna; 2 Department of Pathology, Santa Maria delle Croci Hospital, Ravenna, Italy
Summary
Recurrence of differentiated thyroid cancer can often require further surgical options. Reoperations may carry significant risk of surgical complications; additionally, as the anatomy is subverted, there is the possibility of leaving residual neoplasm. In order to avoid such problems during reoperation for differentiated thyroid cancer recurrence, we have introduced the technique of preoperative ultrasound-guided tattooing localization of the lymphatic structure to be removed with a 4% solution of active charcoal. Using ultrasound guidance, the lesion is identified and 0.5-2 ml of colloidal charcoal is injected near the lesion. The extraction of the needle is accompanied by injection at constant pressure of other charcoal as to leave a trace of colouring along the path of the needle up to the skin. The preoperative injection was well tolerated in all cases. In the last 5 years, we have used this technique in 13 patients with suspected recurrence in the central compartment (all from papillary carcinomas). Postoperative ultrasound and histological examination confirmed the removal of the lesion in all patients; in one case, the lesion was a parathyroid cyst. Complications were observed in two of 13 (15.4%) cases (one transitory hypoparathyroidism, and one transitory vocal cord paresis). Considering our experience, charcoal tattoo localization can be considered a safe, low-cost technique that is extremely useful for facilitating surgical procedures, and reduces the risk of iatrogenic damage.
Riassunto
Le recidive linfonodali dei carcinomi tiroidei differenziati spesso richiedono ulteriori opzioni chirurgiche. I reinterventi sono caratterizzati da un numero più elevato di complicanze; inoltre, essendo i rapporti anatomici alterati esiste la possibilità di lasciare sul campo operatorio dei residui neoplastici. Al fine di ovviare, almeno parzialmente, a queste problematiche legate ai reinterventi per recidive linfonodali di carcinomi tiroidei differenziati, abbiamo introdotto nella nostra struttura ospedaliera la tecnica della marcatura pre-operatoria, ECOguidata, con una soluzione di carbone vegetale al 4%, della lesione da rimuovere. Sotto guida ecografia, nello spazio adiacente la struttura linfatica, viene iniettata una quantità di circa 0,5-2 ml di soluzione di carbone; l’estrazione dell’ago è accompagnata da una iniezione a pressione costante di altra soluzione in modo da lasciare una traccia di colorante lungo il passaggio dell’ago fino alla cute. L’iniezione pre-operatoria è stata ben tollerata in tutti i casi. Negli ultimi 5 anni abbiamo rioperato 13 pazienti con sospetta recidiva linfonodale nel compartimento centrale (tutte derivanti da carcinomi papillari) utilizzando la tecnica della marcatura con carbone vegetale. L’esame istologico definitivo e gli esami ecografici post-operatori hanno confermato la rimozione delle lesioni sospette in tutti i pazienti; in un caso la lesione è risultata essere una cisti paratiroidea. Abbiamo registrato complicanze chirurgiche in 2 casi (15,4%); in un caso si è trattato di ipoparatiroidismo e nell’altro di paresi della corda vocale, entrambi transitori. Considerando la nostra esperienza possiamo affermare che la marcatura pre-operatoria con carbone vegetale è una tecnica sicura, di costo irrisorio ed estremamente utile al chirurgo durante i reinterventi poiché, agevolandone le manovre, permette una riduzione dei rischi di danni iatrogeni.